25 Gennaio 2016
Capi

Abitare la città

Coesione sociale, collaborazione, educazione. Il Sindaco e il Vicario episcopale raccontano Milano ai capi scout. Un confronto utile in vista del nuovo progetto di Zona.

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«Portate avanti progetti di coesione sociale e altruismo. Anche i piccoli progetti sono importanti e la collaborazione moltiplica i risultati». Così il sindaco di Milano Giuliano Pisapia ha invitato i Capi di Milano ad essere sempre più protagonisti del cambiamento: «Non parliamo più di società civile ma di cittadinanza attiva. Questo è il salto di qualità che serve alla città: dare il buon esempio ed essere protagonisti del progetto in cui si crede».

Giovedì 21 gennaio 2016 il Consiglio di Zona ha incontrato a Palazzo Marino il sindaco Giuliano Pisapia e il Vicario episcopale per la città di Milano monsignor Carlo Faccendini. In vista della riscrittura del Progetto di Zona i Capi si sono confrontati con le autorità civili ed ecclesiali sulle esigenze della città.
«Guardate alla città con simpatia, servite con rinnovato impegno, tenete alte le ragioni dell’educare — ha detto monsignor Faccendini — Amate la città con la gratuità del dono, la passione di chi si spende, la responsabilità di chi risponde al bisogno e la fedeltà di chi non fugge dagli impegni duri. Se come cristiani impareremo ad abitare Milano con questi atteggiamenti, non ho dubbi che collaboreremo a scrivere la storia della città. Il servizio all’educazione è il servizio più grande che potete dare a Milano».

Il sindaco ha poi indicato alcuni ambiti in cui gli scout potrebbero dare un contributo significativo, a partire dalla solitudine, vera periferia esistenziale di Milano. «In tanti casi di tratta di situazioni non conclamate. Malati, anziani, mamme sole, la solitudine non sempre coincide con la povertà e spesso porta a vivere con paura», ha aggiunto il vicario.

Durante la serata si è parlato di sobrietà, attenzione ai soggetti più deboli, coesione sociale, amore per la città.

«Coinvolgetevi, non abbiate paura di perdere la faccia, mettevi in rete con gli altri. L’educazione non si fa in solitaria», ha detto il vicario. «Gli scout, con i loro valori, la capacità di educare e confrontarsi con realtà diverse, sono importanti per la città», ha poi ribadito il sindaco.

Fotografia di Lorenzo Positano.