100 anni per il San Severo 1!

Il racconto della Squadriglia dei Leoni

Lo scoutismo è un movimento di carattere internazionale ed apolitico che ha come fine ultimo la formazione fisica, morale e spirituale della gioventù, ma è anche un cammino religioso che nell’acronimo AGESCI è indicato dalla lettera “C” di “Cattolici”. Il Movimento nasce nel 1907 in Inghilterra da un’idea del Tenente Generale inglese Robert Baden-Powell chiamato “B.P.” ed il metodo educativo ideato, fonda le sue basi sul volontariato e sull’imparare le nozioni facendo attraverso attività all’aria aperta. In Italia, invece, il movimento scout fu introdotto da Carlo Colombo a Roma (1912), con il nome Corpo Nazionale dei Giovani Esploratori Italiani (CNGEI) o Boy Scouts d’Italia.  Nel 1916 su iniziativa dell’Azione Cattolica Italiana, fu fondata l’Associazione Scout cattolica italiana ASCI. Oggi lo scoutismo conta in totale più di 40 milioni di iscritti ed è uno dei più grandi movimenti al mondo di educazione non formale.  Ad oggi lo scoutismo si rivolge ai ragazzi dai 7-8 anni ai 20-21, articolandosi in tre fasce d’età (o branche): Lupetti e Lupette (ci sono anche le Coccinelle!), Espoloratori e Guide e Rovers e Scolte. I suoi principi ispiratori universali, sono sintetizzati nella Promessa, nella Legge e nel Motto scout. Perché diventare scout o guida? E’ uno stile di vita, un impegno in cui i ragazzi si mettono in gioco vivendo esperienze profonde a contatto con la realtà:

  1. Imparano ad essere pronti a tutto ed a riflettere ed osservare;
  2. Avvicina alla conoscenza della fede;
  3. Al rispetto del prossimo;
  4. A vincere le paure;
  5. A guardare soprattutto i lati positivi delle cose;
  6. A responsabilizzarsi ed essere più autonomi;
  7. A formare nuovi cittadini;
  8. Ad amare il creato e la vita;
  9. Ad essere tutti fratelli e l’uniforme è un simbolo di uguaglianza e fratellanza;
  10. A cercare di fare del bene divertendosi.

Il 21 Aprile del 1919, nel corso di un incontro presso i locali del Circolo Don Bosco, ha origine la scintilla che porterà alla nascita dello scoutismo in San Severo con uno stile un po’ più “militaresco” di quello che conosciamo, e che era tipico di quell’epoca ed il fautore fu Don Felice Cannelli, che cominciò in maniera importante ad occuparsi dei giovani e della loro formazione. Il Gruppo San Severo 1 è stato non solo il primo in provincia, ma anche il primo in Puglia. Questa ufficialità si è avuta nel 1922 con il bollettino ufficiale dell’Esploratore dell’ASCI, nel numero di Settembre, nel quale è riportata la data del 22 Agosto come immatricolazione. Grazie al lavoro di Don Felice, attualmente in odore di Venerabilità, lo scoutismo venne inserito con il carisma salesiano, e il bollettino salesiano fu l’organo di stampa ufficiale della congregazione mondiale che nacque anche nella Liguria e nel Piemonte. In seguito ci furono varie gazzette e gli scout, con Don Bosco, viaggiarono in diversi paesi nel Mondo. Nel 1922 si iniziò ad ideare la divisa; ne furono acquistate ben 22 per tutti gli immatricolati A.S.C.I. nel San Severo 1. Negli anni a seguire, gli scout di San Severo, si fecero conoscere in tutto il territorio regionale, dando impulso alla nascita di altri Gruppi, molti dei quali ancora in attività. Prima di concludere questo nostro primo articolo dei cento anni dalla fondazione, citiamo alcune curiosità che hanno riguardato la nostra storia: nel 1946 ci fu la prima partecipazione di un gruppo scout alla processione del Corpus Domini; Il primo campo si realizzò nel 1949 dal 22 luglio al 12 di agosto in località Valle di Canneto in provincia di Frosinone. Nello stesso anno Don Antonio La Medica chiese aiuto e dei capi per Costituire il Torremaggiore 1; il fazzolettone in quegli anni era tutto bianco, a cui poi si aggiunse un bordino blue; Nel 1950 partecipò al primo San Giorgio in Bari; nello stesso anno il Papa Pio XII regalò agli scout un pallone di cuoio; Nel 1953 il reparto vinse il titolo di Reparto BP in una gara nazionale; Nel 1954 ci fu la prima partecipazione ad un campo nazionale in quel di Fondillo, in Abruzzo. La storia dello scoutismo non è ancora finita, la stiamo scrivendo noi scout con le nostre attività che teniamo settimanalmente, con i nostri campi che organizziamo estati dopo estati, con tutte le ore della nostra vita dedicate a questa passione. Al prossimo articolo! Buona Caccia.

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