TAPPA PALAZZO FOGLIANI: TESTIMONI CONTROCORRENTE

TAPPA DEI PERCORSI: ROSSO VIOLA VERDE BLU

Il palazzo in Via San Giovanni, che fu già sede del primo gruppo di scout piacentini, nel 1952 diventa la sede delle guide. Nel 1952 si costituisce infatti a Piacenza l’AGI Associazione Guide Italiane.

L’ AGI in Italia era nata nel 1943 e fu di certo una scelta controcorrente. Sottendeva una concezione del ruolo della donna nella società diversa da quella che si intendeva comunemente: un distacco dalla dipendenza maschile, la rivendicazione di una autonomia decisionale e progettuale, la convinzione che una società giusta è una società dove a entrambi i sessi vengono date pari occasioni di realizzare sé stessi.

Nel 1946 in Italia nasce il Coccinellismo, Una conseguenza naturale dettata dal desiderio di offrire alle bambine qualcosa di adatto a loro e, ancora una volta, si può parlare di scelta coraggiosa e coerente con gli ideali del guidismo, ovvero, volere, anche con le bambine, portare avanti l’idea di donna autonoma, che ha sviluppato e messo in pratica i propri talenti, che si è messa alla prova, che ha tracciato per sé un sentiero preciso da percorrere, nella certezza dell’importanza del proprio ruolo, nella solidità di una fede che sa vivere nella comunità e nell’individualità.

A Piacenza si costituisce dunque nel 1952 per iniziativa di Carla Molinaroli avendo come A.E Don Federico Paratici, parroco di San Sisto. La prima squadriglia: Scoiattoli. Il nome del reparto (ceppo): Stella Polare. Il primo cerchio di coccinelle apre a Piacenza nel 1955 e ha come capo Giuseppina Astrua. Nel 1957 si apre con le scolte il fuoco “della speranza” e ha come capo Caterina Moro.

Un bel gruppetto di coloro che, per lo spirito fresco e genuino che incarnano, ci piace chiamare le ragazze dell’AGI di Piacenza, ancora oggi si incontra almeno una volta l’anno, a testimonianza di una passione mai sopita, di un’amicizia maturata nella volontà di imboccare strade nuove, di andare controcorrente, non per scardinare il mondo, ma per collaborare a lasciarlo un poco migliore.