Lettera dalla 42h 2017

Caro Dio,
sono ancora io, Oscar.
Ho fatto una gita a Verona la scorsa settimana, dove ho incontrato uno strano gruppo di ragazzi; vorrei raccontarti un po’ quello che han fatto.
Nonna Rosa gli ha raccontato delle lettere che ti ho scritto, e ho rivissuto la mia vita: la malattia, l’ arrivo di Nonna Rosa che mi ha consigliato di scriverti, le mie difficoltà nel farlo… insomma, i miei 120 anni vissuti in 12 giorni. Credo che la mia storia li abbia aiutati a riflettere su 3 punti che, a sentir loro, sono importanti per prendere una decisione che chiamano partenza o saluto. Sembravano un po’ dei medici, hanno studiato tre parti del corpo, a cui han dato un colore e un significato. Sono partiti con l’orecchio, a cui hanno abbinato il colore giallo che li ha aiutati a riflettere sull’ascolto. Successivamente hanno analizzato il cuore (pensa, ho scoperto che è verde) riflettendo su cosa li faceva sentire vivi. Infine le mani di color rosso, che usano per aiutare il prossimo.
Per entrare nel concreto dei tre punti, hanno incontrato delle persone: un signore che ha raccontato di come ha lottato mettendo a rischio la propria vita per le sue idee, delle signore anziane e degli immigrati a cui hanno offerto il loro aiuto, e infine una comunità cristiana molto unita che aveva un modo particolare e interessante di pregare.
Per quanto riguarda questo gruppo, devo dire che sono molto strani (per non parlare del bizzarro abbigliamento con quella camicia e quei pantaloncini): ci credi se ti dico che non si conoscevano per niente, ma sembrava che fossero amici da una vita? Devo ammettere che tutti mi hanno colpito, ognuno con i suoi talenti, la voglia di mettersi in gioco, i sorrisi, l’impegno e il loro ‘estote parati’. In pochi giorni sono riusciti ad aprirsi e confrontarsi su argomenti veramente personali che li ha aperti a vedere come ragazzi della loro stessa età si stessero ponendo gli stessi dubbi e con i quali si sono scambiati esperienze e storie. Credo che tutto questo sia stato possibile grazie al clima creato dall’impegno e dalla disponibilità che i capi hanno trasmesso a loro.
Sono state 42 ore piene di emozioni, credo che questi ragazzi faranno molta strada e saranno persone stupende nel loro futuro.
Ora riposo un po’.

Ciao Dio.

Oscar

P.S. Non so ancora qual’è il tuo indirizzo, però devo dirti che Verona è veramente bella

Autori: Eduardo del Massa Finalese 1 e Serena del Nonantola 1

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