Il coronavirus non ferma il Banco Alimentare

Sono venuto a conoscenza della realtà del Banco Alimentare grazie agli scout. Infatti, negli anni passati, prima da ragazzo poi da capo, ho partecipato alla giornata della Colletta Alimentare. Da qualche tempo, soprattutto ultimamente, mi ha incuriosito cercare di capire meglio il funzionamento di questa realtà e volevo quindi provare il servizio presso questo ente anche al di là della giornata della Colletta. 

A metà marzo mi sono laureato e proprio nel bel mezzo di questa emergenza mi sono ritrovato in un momento di “nullafacenza” sia dal punto di vista personale che di servizio, essendo le riunioni scout interrotte. Finché una sera, un messaggio dal capo Gruppo ci ha informati che al Banco Alimentare, con sede regionale proprio a Imola, avevano bisogno di volontari. Vista la situazione, a molti volontari anziani è stato chiesto di stare a casa, per tutelarli. Ho scelto dunque di rispondere a questa chiamata senza farmi scappare l’occasione per dare una mano ed essere utile al Banco Alimentare.

Vado al Banco tutte le mattine e il mio compito, insieme agli altri volontari, è quello di caricare i mezzi dei vari enti (case di accoglienza, Caritas, conventi, ecc…) con i prodotti alimentari di cui hanno bisogno. È importante infatti che questo servizio vada avanti anche ora, durante questo difficile momento che tutti noi stiamo vivendo, per continuare ad aiutare tutti coloro che ne hanno bisogno. 

Credo che sia proprio questo il bello del servizio presso il Banco Alimentare: darsi da fare e rendersi utili in questo periodo difficile e spendere le proprie forze per gli altri. 

Luca Balducci – Imola 3

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