Quante volte ci rendiamo conto che i nostri ragazzi hanno paura di chiedere? Quante volte un problema sembra insormontabile e piuttosto che chiedere un aiuto si rifugiano in loro stessi?
Rinuncio piuttosto che chiedere.
Un episodio in Co.Ca ha portato ad una riflessione di Vincenzo su questo tema.
“A che laboratori vi siete iscritti?”
“Ma con quante tende stiamo partendo? Ci organizziamo?”
“Oh, ma a che ora si parte? 17.30, vero? Io ho dato appuntamento a un paio di amici in stazione per salutarli, poi non li becco più”
“Vedi che partiamo alle 7.30”
“Ma per il pranzo quindi?”
Con queste domande siamo partiti per Verona. E tornati abbiamo cercato delle risposte, abbiamo voluto chiederci cosa ci portavamo nel nostro zaino di Co.Ca dalla Route Nazionale delle Comunità Capi.
[...]
In sintesi, se dovessimo riassumere la nostra route di Comunità Capi, la route del Bari18, la riassumeremmo in queste parole: accoglienza, testimonianza, felicità, speranza, periferie e rinnovata consapevolezza.
E con uno sguardo verso il futuro dell’Associazione, è proprio sulle “periferie vicine” e sull’accoglienza che vorremmo che l’associazione si interrogasse ed investisse.
A cura di Dario Amoroso d'Aragona
“Dario sei disordinato e rumoroso!firmato M.d.S”
Forse nessun altro è riuscito a descrivere in maniera così vera il mio servizio, il mio modo di essere capo.In tante parole spese, in tanti P.d.C, in tante verifiche e confronti.Queste parole, lasciate su un bigliettino sul mio zaino, sono state le parole che i maestri di specialità del campetto alla quale ho fatto servizio mi hanno lasciato.Ed io ci ho visto tutto me stesso.La capacità con la quale i ragazzi riescono a leggerci rimarrà una delle cose più belle.Non avevo avuto tempo di mettere a posto lo zaino, avevo rimandato al pomeriggio, a dopo che i ragazzi se ne fossero andati.Spesso ci ...
La sfida di sapere essere concilianti e non divisivi, dentro le stanze della nostra sede, soprattutto se si parla di Dio che accoglie tutti.
E diviene urgente accogliere e raccogliere, senza nascondersi dietro i “ma” e i “si, però”, dietro massimi sistemi e sovrastrutture che alle volte ci auto-imponiamo, un po’ perché’ ci crediamo, un po’ perché così è un po’ più facile.
Diviene urgente accogliere la sfida di saper prendere per mano e ricucire, conciliare, essere strumenti del Signore perché chi ama Lui possa essere sereno nell’amarLo.
Quante sono invece le cose che non chiediamo? Quante sono le opportunità di scelta di cui inconsapevolmente priviamo i nostri ragazzi? Cosa non chiediamo che invece potremmo chiedere?
Delle domande ci spaventano le risposte. Perché’ potrebbero scompigliare tutto.
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Siamo la squadriglia Granchi del reparto Atlantis del gruppo Bari 18 e abbiamo compiuto un viaggio straordinario alla scoperta della cultura albanese, a Tirana. Giunti all'aeroporto, siamo stati calorosamente accolti dal segretario di Mons. Dodaj, Arcivescovo di Tirana, Massimiliano Maria Spezia, che ci ha ospitato nella maestosa cattedrale della città.
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Blu come il mare in tempesta… Da 80 anni, il Bari 1
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47 minuti. 1081 vittime innocenti di mafia.
"non lo dobbiamo mai dire che non sono fatti nostri, perché quella sera erano fatti nostri. [quando vedo i bambini giocare a spararsi per strada, giocare a fare i gangster,] io non mi arrabbio con loro, mi arrabbio con le loro mamme. Io condanno mamma mafiosa. Mamme collaborate. Io ho imparato ad alzare la testa, a camminare a testa alta, a smettere di far finta di non sapere, di non voler vedere."