Non stanchiamoci di pregare

Ti benedica il Signore e ti protegga.

Il Signore faccia brillare il suo volto su di te e ti sia propizio.

Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace.

(Numeri 6,24-26)

Conosciamo tutti questa benedizione. É la benedizione che abbiamo ricevuto dal sacerdote il giorno della nostra promessa. É la benedizione ebraica dei genitori verso i figli. È la benedizione che leggiamo nella messa del 1 gennaio per invocare la pace sull’anno che verrà.
Che Dio faccia brillare il suo volto su di te significa chiedere che il Signore ti sorrida.

La vera benedizione sta nel sorriso espresso dal volto risplendente di Dio che si volge benevolo verso l’essere umano. Se Dio volge altrove il suo volto, è la fine. Dice Is 59:2: “Le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto”.

C’è un peccato che non ci permette di vedere il volto di Dio ed è il male che faccio contro il fratello e la sorella. Il male verso l’altro mi nasconde il volto di Dio, perché mi mette contro l’altro, che non riconosco più come fratello, e figlio dello stesso Padre. Ecco perché nella benedizione si chiede che il Signore volga il suo volto su di te, perché tu possa sempre vedere il volto di un Padre che ti invita a guadare ogni altro essere come fratello o sorella. Allora c’è pace.

La pace ha bisogno di gesti concreti, ma anche e sopratutto di preghiera perché il volto di Dio ritorni a splendere sul volto di tutti, e tutti si riconoscano membri di una stessa famiglia.
C’è un nemico invisibile che non può essere combattuto con le armi dell’uomo ma solo con quelle di Dio. Lo spirito del male, colui che divide, è sempre all’opera per metterci l’uno contro l’altro e rovinare le cose più belle volute da Dio, a partire dai nostri affetti più cari. L’arma più potente che abbiamo è la preghiera ed è il momento di estrarla e farla risuonare forte nelle nostre case, nelle nostre comunità, nel segreto della nostra stanza.

“Non stanchiamoci di pregare” così papa Francesco scrive nella sua lettera per questa quaresima.
Il papa ha invitato tutti a pregare per la pace questo mercoledì delle ceneri. Ne accogliamo l’invito.

In questi giorni cerchiamo di ritagliarci uno spazio per pregare per la pace. A seguire trovate una preghiera da poter recitare nelle vostre comunità capi e nelle vostre unità.

Buon inizio di Quaresima.

Don Diego, Tiziana e Stefano

In quest’ora
di inaudita violenza
e di inutili stragi,
accogli, Padre,
l’implorazione che sale a te
da tutta la Chiesa,
orante con Maria, Regina della pace:
effondi sui governanti
di tutte le nazioni
lo Spirito dell’unità e della concordia,
dell’amore e della pace,
perché giunga presto
a tutti i confini
l’atteso annuncio:
è finita la guerra!
E, ridotto al silenzio il fragore delle armi,
risuonino in tutta la terra
canti di fraternità e di pace.

Amen

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