EMERGENZA COVID-19: 1.642 SCOUT DI AGESCI EMILIA-ROMAGNA IMPEGNATI IN SERVIZI ALLA POPOLAZIONE

I volontari operano all’interno dell’Attivazione regionale di Protezione Civile: +15% rispetto alla scorsa settimana. A Bologna 200 scout in servizio questa settimana in San Pietro per gestire i flussi dei fedeli in visita all’immagine della Beata Vergine di San Luca. 

Aumentano ancora gli scout AGESCI emiliano-romagnoli attivi in servizi alla popolazione legati all’emergenza coronavirus: questa settimana sono stati 1.642, il 15% in più rispetto alla settimana scorsa, quando se ne registravano 1.421. La stragrande maggioranza sono sempre under 40 (84%) e il 57% ha meno di 25 anni. Il 51% sono maschi, il 49% femmine.

Della compagine attualmente in servizio 537 sono rover e scolte, cioè ragazzi e ragazze dai 18 ai 21 anni (erano 411 la scorsa settimana). Gli altri 1.105 sono capi (erano 1.010 la scorsa settimana).

Ecco la suddivisione territoriale a livello regionale: Bologna (239), Ferrara (126), Forlì-Cesena (251), Modena (192), Parma (143), Piacenza (142), Ravenna (114), Reggio Emilia (158), Rimini (277).

Circa la metà dei volontari sono impegnati in servizi di confezionamento pacchi viveri e consegna a domicilio di spesa alimentare, prodotti di prima necessità e farmaci. Il 23% confeziona e distribuisce nei propri comuni Dispositivi di Protezione Individuale.

Si è concluso questa settimana il servizio alla stazione dei treni di Bologna, per dare supporto alle autorità competenti nella gestione dei flussi dei passeggeri. In particolare, gli scout nelle due settimane di servizio hanno dato supporto e informazioni ai viaggiatori in transito, al fine di evitare assembramenti e far rispettare percorsi e distanze. In questo particolare servizio sono stati impegnati complessivamente circa 80 volontari.

Novità di questa settimana il servizio nella Cattedrale di San Pietro a Bologna, in occasione della visita in città dell’immagine della Beata Vergine di San Luca. Durante la settimana circa 200 scout della Zona di Bologna si alterneranno in tre turni giornalieri, dalle 8 del mattino alle 22 di sera, per gestire gli accessi dei fedeli in Cattedrale, le file all’interno della chiesa dove deve essere rispettato il distanziamento sociale e i turni di rotazione davanti alla sacra immagine. Gli scout rappresentano circa la metà dei volontari attivi in questo servizio e sono a capo delle squadre di volontari delle varie associazioni chiamate in servizio dalla Diocesi di Bologna.

Oltre 40 le testimonianze di servizio legate all’emergenza coronavirus già pubblicate nel “Diario dei servizi COVID-19”, consultabile online sul sito web di AGESCI Emilia-Romagna (https://emiro.agesci.it/).

Ricordiamo infine che i servizi degli scout AGESCI sul territorio sono svolti all’interno dell’Attivazione regionale di Protezione Civile, in stretto collegamento con le amministrazioni locali o con altri soggetti come ad esempio Caritas, Croce Rossa, Pubblica Assistenza. AGESCI Emilia-Romagna ha riservato la possibilità di svolgere servizio esclusivamente ai soci maggiorenni fino a 60 anni di età, che non presentino patologie, specialmente respiratorie.

Il servizio viene svolto in sicurezza e nel rispetto delle disposizioni normative vigenti. Ogni volontario agisce secondo le indicazioni operative di uno specifico vademecum prodotto dal Settore Protezione Civile AGESCI Emilia-Romagna. Il vademecum contiene informazioni su come prestare servizio alle persone, sui soggetti in campo nell’emergenza e sulle modalità di azione concreta sul campo. E ancora, nel vademecum vengono date indicazioni sulla formazione dei volontari, sul comportamento da tenere in servizio e sui DPI da utilizzare. Sul corretto utilizzo dei DPI è stato prodotto e diffuso tra gli associati anche un video tutorial.

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