Settimana Laudato Sì – #laudatosiweek

Cari capo, care capo, rover e scolte, esploratori e guide, fratellini e sorelline, Domenica 24 maggio ricorre il quinto anniversario dalla pubblicazione dell’enciclica “laudato si”, la seconda per Papa Francesco che ci invita a vivere in pienezza questa settimana.

Ripercorreremo insieme i capitoli dell’enciclica condividendo sulla pagina fb della zona alcuni contenuti che ci accompagneranno in preparazione alla giornata mondiale di preghiera del 24 maggio.
Realizzeremo inoltre una raccolta fotografica: #condividiilcreato #agescizonabolognapattugliaGPN
Per partecipare basterà pubblicare uno degli scatti della natura della vostra ultima Route, Campo Estivo, V.d.B. o soltanto uno scatto della natura intorno taggando @agescibologna.

il Comitato di Zona con la
Pattuglia Giustizia, Pace e Nonviolenza

Uno spettacolo tra i più significativi all’ultima riunione a Gilwell è stato lo “Scouts’ Own” di domenica mattina che, più chiaramente di qualsiasi enunciazione teorica, ha dato una concreta dimostrazione dell’ideale da noi professato nella fraternità scout, nel senso di non fare distinzioni di classi sociali, nazionalità o credo religioso. Là riuniti erano uomini di credenze religiose diverse (per esempio, le preghiere vennero lette da un irlandese, la Legge scout da un Indù e un capitolo del Corano da un arabo).  Ma tra di noi colà radunati la fede, quale che sia la sua espressione pratica per ciascuno di noi, era centrata sull’unico Dio. Ci riunivamo in quanto fratelli, figli di unico Padre.  La chiesa in cui ci riunivamo non era costruita da uomini in fredda pietra e vetro colorato, ma era l’operato stesso del Creatore, materializzato in muraglie viventi di alberi con il cielo aperto sopra le nostre teste; e così pure la religione che esprimevamo non era scritta per noi da teologi intelligenti e soffocata sotto le loro concezioni rituali, ma era il risultato di un apprezzamento naturale del Dio Creatore tramite le meraviglie e le bellezze della natura, e del servizio in spirito di amore per le Sue creature e per i nostri fratelli.  Questa religione naturale fondamentale è tale da poter essere accettata da persone di ogni credenza e da poter essere afferrata dalla mente del bambino. Se la semplice elementare religione della natura fosse più largamente utilizzata per l’iniziazione del bambino alla religione il risultato sarebbe assai diverso. È in questo senso che la conoscenza della natura esercita il suo forte appello. Ma non solo per la nostra futura generazione: può fornire quel tocco che rende tutti gli uomini simili e che, se sviluppato, può fare di più per produrre la pace e la buona volontà nel mondo di tutte le Società delle Nazioni mai istituite nei trattati. E questa è una delle possibilità che si apre dinanzi allo scautismo: un sogno, beninteso, assai grande, ma non del tutto irraggiungibile.

Baden Powell, «Ancora sulla religione dei Boschi», Taccuino, Roma: Fiordaliso, 2014, pp. 173-174.